Mobilità, dall’Assemblea Assopetroli: no al passaggio da mono-cultura del petrolio a mono-cultura dell’elettrico

Coerenza, flessibilità, realismo da parte del decisore europeo e nazionale, con un approccio “eco-razionale” e “olistico” e non ideologico per affrontare le “sfide epocali” che la transizione energetica porta con sé nel settore dei trasporti e della mobilità. Questo vuol dire “non solo elettrico”. È quanto è stato chiesto e ripetuto in occasione della Assemblea Generale di Assopetroli Assoenergia che si è svolta a Roma, presso la sede dell’Automobile Club d’Italia (“Quale transizione? Le prospettive della distribuzione carburanti tra low carbon fuels e fiscalità dell’energia”).  

 

Al centro del dibattito quindi le discussioni sul pacchetto “Fit for 55” e la necessità di costruire una transizione energetica che sia efficace dal punto di vista economico, sociale e soprattutto ambientale.  

 

Nette sono state le parole del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin: “Non possiamo passare dalla mono-cultura del petrolio a quella dell’elettrico, ma dobbiamo avvalerci di un ventaglio di soluzioni per ridurre le emissioni senza correre rischi”, sottolineando che “per realizzare una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa è necessario adottare un approccio tecnologicamente neutro. Per questo ho contestato duramente lo stop ideologico al motore endotermico previsto per il 2035” ha concluso il Ministro “e continuerò a battermi, in Europa, per fare in modo che venga riconosciuto il ruolo chiave dei carburanti a basse emissioni”.  

 

Concetti ripetuti anche da Andrea Rossetti, riconfermato Presidente di Assopetroli Assoenergia (v. notizia a parte). “C’è bisogno di un pensiero di transizione che mi piace definire eco-razionale e che oggi, tuttavia, pare mancare. Tutte le diverse soluzioni tecnologiche debbono essere messe in condizione di esprimere il loro contributo. L’approccio deve infatti essere flessibile e neutrale per essere credibile, perché le sfide che siamo chiamati ad affrontare sono epocali. Serve soprattutto coerenza nel tempo, da parte del decisore europeo e nazionale, per non confondere gli attori economici e non disincentivare gli investimenti in innovazione”, ha detto Rossetti. 

 

 

Secondo Giuseppe Ricci, Presidente di Confindustria Energia, non sono da mettere in discussione gli obiettivi che l’Europa ha indicato per contrastare i cambiamenti climatici, piuttosto “il tema è su come farlo”, “garantendo sostenibilità e sicurezza energetica. Abbiamo imparato, dalle recenti esperienze, che il cambio di modello energetico va quindi studiato insieme, con un approccio che amo definire olistico, basato sui numeri”.  



Durante l’incontro era presente anche il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, che si è concentrato sulle conseguenze delle normative europee sul mercato auto, sottolineando come queste “non si adattino al mercato e ai veicoli circolanti in Italia. Non siamo la Norvegia, in Italia abbiamo ancora veicoli vetusti e il mercato dell’auto elettrica non è ancora maturo”.  

Quindi per il Presidente dell’Aci bisogna innanzitutto rivedere il sistema degli incentivi: “Non possiamo pretendere dai cittadini che spendano soldi che non hanno”, piuttosto “è urgente la necessità di eliminare dalla circolazione le troppe vetture Euro 0, 1, 2, e 3 eccessivamente inquinanti, favorendo l’acquisto di usato più sostenibile, ambientalmente ed economicamente, come l’Euro 4 facendo un esempio provocatorio, per far sì che la strada verso la decarbonizzazione non sia osteggiata dai consumatori”. 


Discorso ripreso anche dal sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy, Massimo Bitonci: “servono incentivi modulati, bisogna dare la possibilità di comprare anche un’auto usata, non solo nuova”. Bitonci si è poi focalizzato sulla rete carburanti, preannunciando un progetto di riordino a medio-lungo termine del comparto. “Abbiamo già pronta una circolare per quel che riguarda l’esposizione del prezzo medio, in particolare ci sarà un chiarimento che riguarda i giorni festivi, e stiamo lavorando sugli applicativi. Per noi infatti il futuro sarà tramite il QRcode e un’apposita app”. Bitonci ha poi parlato della necessità di riordino degli impianti, che va sostenuto con incentivi ad hoc che accompagnino le bonifiche.  

 

Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera, si è infine focalizzato sul tema tassazione: “A noi interessa che - nella filiera - non si arrivi a far pagare il costo della tassazione a valle. Abbiamo perciò obiettivi di legislatura, a lungo termine, ma spero che prima si possa mettere in atto la riduzione fiscale, quella diretta e quella indiretta. È utile per questo programmare, senza arrivare impreparati alla Legge di Bilancio, per costruire stabilità finanziaria e attirare investimenti nel nostro Paese”. 

 

Nel corso della giornata è stato presentato lo studio “Gli effetti ignorati e i costi evitabili della transizione energetica” realizzato da Lisa Orlandi, analista dei mercati energetici di RIE, che ha evidenziato come un orientamento normativo esclusivamente incentrato sull’elettrificazione del trasporto leggero non risponda alle regole di mercato, al principio della neutralità tecnologica e a quello della sicurezza energetica.  

Durante l’evento sono stati toccati tutti i temi che saranno affrontati anche in occasione dei convegni che si terranno durante le manifestazioni organizzate da BFWE a ottobre prossimo.

A cura di Elena Veronelli