Eni, BASF, Repsol e Total: l’evoluzione sostenibile dei carburanti biologici e sintetici

Eni e BASF per lo sviluppo di una tecnologia innovativa che consentirà di produrre bio-propanolo avanzato dalla glicerina. Repsol invece ha prodotto, per la prima volta in Spagna, un lotto di biojet ottenuto dai rifiuti. TotalEnergies sta producendo un carburante sintetico, denominato “Excellium Racing 100”, prodotto a base di bioetanolo e ottenuto da residui di vino dell’industria agricola francese

Sono sempre di più i carburanti sostenibili che stanno traghettando la mobilità verso la transizione energetica. Tra le innovazioni annunciate di recente figurano quelle di Eni, BASF, Repsol e Total che hanno sviluppato carburanti biologici e sintetici per ridurre l’impatto di CO2 nell’ambiente. Eni e BASF - una delle più grandi aziende chimiche a livello mondiale - hanno firmato un accordo strategico per un’iniziativa congiunta di ricerca e sviluppo. L’obiettivo è lo sviluppo di una tecnologia innovativa che consentirà di produrre bio-propanolo avanzato dalla glicerina, derivante dalla produzione del biodiesel Fame (esteri metilici di acidi grassi), che Eni acquisterà dai produttori europei.

La nuova tecnologia prevede la conversione di glicerina in propanolo attraverso un processo di idrotrattamento catalitico innovativo, ovvero un’idrogenazione ad alta pressione con l’utilizzo di un catalizzatore commerciale BASF. Il propanolo ottenuto può essere utilizzato come componente bio nella formulazione dei carburanti. Infatti, grazie alle migliori proprietà chimico-fisiche rispetto al convenzionale bio-etanolo, il bio-propanolo può potenzialmente ridurre le emissioni di gas serra in una percentuale compresa tra il 65 e il 75 per cento rispetto ai carburanti fossili.

Repsol invece ha prodotto, per la prima volta in Spagna, un lotto di biojet ottenuto dai rifiuti, un carburante sostenibile per l'aviazione, presso il suo complesso industriale Petronor a Bilbao. Il lotto consiste in 5.300 tonnellate di carburante sostenibile, il cui uso eviterà l'emissione di 300 tonnellate di CO2. Repsol sta utilizzando l'economia circolare come strumento fondamentale per raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.

L’azienda infatti sta trasformando i suoi complessi industriali e adattando i suoi processi per utilizzare i rifiuti come materia prima per produrre combustibili e altri prodotti con un'impronta di carbonio bassa, zero o addirittura negativa. Nel suo piano strategico 2020-2025 c'è l’obiettivo di produrre 1,3 milioni di tonnellate di biocarburanti sostenibili nel 2025 e più di due milioni di tonnellate nel 2030. Le istituzioni dell'Ue hanno anche stabilito diverse misure per promuovere l'uso del biojet nel settore aeronautico: sia il biojet ottenuto dalla biomassa che il biocarburante avanzato dai rifiuti sono inclusi nella lista dei combustibili sostenibili nella direttiva europea sulle energie rinnovabili.

Infine, TotalEnergies sta producendo un carburante rinnovabile al 100 per cento per le competizioni motoristiche che sarà introdotto nel Campionato del mondo Endurance e alla 24 Ore di Le Mans. Si tratta di un carburante sintetico, denominato “Excellium Racing 100”, prodotto a base di bioetanolo e ottenuto da residui di vino dell’industria agricola francese.  Una miscela che dovrebbe consentire una riduzione immediata del 65 per cento delle emissioni di CO2 delle vetture da corsa. I carburanti sintetici, che puntano a rendere più sostenibili le corse automobilistiche e i motori termici, arriveranno anche in Formula Uno: dal 2023 le Power Unit dovranno essere alimentate da miscele 100 per cento sostenibili.