Le stazioni di servizio verso la digitalizzazione dei pagamenti

Negli ultimi anni il settore ha visto una notevole evoluzione delle transazioni: dalle semplici carte di credito, alle app dedicate, fino a dispositivi integrati all’interno dei veicoli

Le transazioni senza contanti e i pagamenti digitali sono al centro della cosiddetta “transizione digitale” con conseguenze anche nel settore della vendita al dettaglio di carburanti. Il comparto ha assistito negli ultimi anni a un passaggio sempre più consistente dal pagamento in contanti e quello digitale via Pos e altri strumenti digitali. Secondo un’analisi dell’Osservatorio del Politecnico di Milano sui pagamenti innovativi nel 2020 i pagamenti digitali, nonostante il calo dei consumi di oltre il 13 per cento, hanno raggiunto i 5,2 miliardi di transazioni, passando dal 29 al 33 per cento del valore totale dei pagamenti in Italia. In crescita soprattutto i pagamenti contactless (+29 per cento) e quelli con smartphone e wearable (+80 per cento). In questo contesto, a livello europeo e globale, gli strumenti per i pagamenti senza contanti alle stazioni di rifornimento stanno assistendo a una diversificazione: dalla normale carta di credito, alle app per il pagamento tramite cellulare.

In Italia, se da un lato vige l’obbligo di fattura elettronica per i distributori di benzina, al momento la dotazione di Pos per i pagamenti digitali resta facoltativa in quanto categorie speciali che incassano e riversano imposte statali. Tuttavia la maggioranza delle stazioni di rifornimento offre questa possibilità anche nella modalità self service. Dal primo gennaio 2019 è invece obbligatorio, per gli automobilisti che viaggiano per lavoro e intendono godere dei benefici fiscali previsti per legge, pagare i rifornimenti di carburante con metodi tracciabili quali carte di credito/debito o carte prepagate.

Nel mondo anglosassone, in particolare negli Stati Uniti, il settore delle carte di credito ha sviluppato un approccio “multicanale” per il pagamento presso le stazioni di servizio, collegando carte e dispositivi ad app mobile in grado di individuare la stazione di rifornimento più vicina e in linea con le proprie esigenze. In evoluzione anche i dispositivi di sicurezza per i pagamenti per evitare frodi come autenticazione biometrica e la “tokenizzazione” (un token è un insieme di informazioni digitali all’interno di una blockchain che conferiscono un diritto di proprietà a un determinato soggetto). L’evoluzione più recente nelle modalità di pagamento senza contanti riguarda app per cellulari che consentono ai clienti di pagare il carburante direttamente dalla loro auto. Un esempio sono le app realizzate da Eni, Shell, ExxonMobil, Q8 e altre compagnie.

Altre modalità di pagamento utilizzate da molti rivenditori di carburante offrono invece la possibilità di utilizzare Radio-frequency identification (Rfid). La tecnologia Rfid prevede, oltre al download di un’app, l’ottenimento di un adesivo Rfid per il veicolo. Quando l'utente raggiunge la stazione di rifornimento, l'addetto al rifornimento esegue la scansione dell'adesivo Rfid con l'aiuto del dispositivo di lettura. La scansione dell'adesivo Rfid trasmetterà le informazioni sulla quantità di carburante preimpostata dall'adesivo all'ugello. Questa quantità preimpostata verrà visualizzata anche sullo schermo del distributore di carburante. Una volta completato il rifornimento, la quantità di denaro richiesta viene detratta dal portafoglio dell'utente. Dopo il completamento del pagamento, l'utente riceve la ricevuta elettronica e il rimborso (se applicabile). Altra tecnologia di pagamento è quella Near Field Communication (Nfc), definita “tecnologia touch and go”. Il funzionamento della soluzione di pagamento del carburante con Nfc è molto simile a quello dell'Rrid, differenziandosi per l’utilizzo di un’apposita scheda Nfc al posto dell’adesivo e del lettore Rfid.

I sistemi per il pagamento digitale stanno vedendo sperimentazioni anche direttamente da parte delle case produttrici di automobili, in particolare per quanto riguarda i mezzi pesanti. Di recente Shell e Mercedes-Benz Trucks hanno sperimentato con successo il primo sistema di pagamento digitale per camion nel modello Actros in alcune stazioni di rifornimento in Germania. Quella testata è la prima applicazione del Truck-ID e Truck Wallet già presentati in precedenza da Mercedes-Benz Trucks. Allo scopo è stato sviluppato anche un nuovo tipo di carta carburante digitale con tecnologia API SmartPay in collaborazione con Shell per rendere Truck-ID e Truck Wallet utilizzabili per le autorizzazioni di pagamento alle stazioni di rifornimento. Nello specifico il Truck-ID funziona come una carta d'identità integrata, quindi le transazioni vengono assegnate in modo univoco al veicolo e firmate automaticamente dal veicolo stesso. Come parte dei test, la carta carburante digitale ha avuto accesso alla funzionalità del Truck-ID tramite il Truck Wallet e ha autenticato e autorizzato il camion al sistema della stazione di servizio centrale durante il processo di pagamento online. Una volta che il veicolo si è identificato in modo sicuro nel sistema Shell con il suo Truck-ID, la transazione è stata autorizzata dall'API Shell SmartPay. La parte essenziale dei controlli di sicurezza è stata la corrispondenza della posizione Gps del camion e della stazione di rifornimento, che prevede l’attivazione della pompa solo se entrambi sono abbinati con successo.